L’evoluzione edilizia può essere schematicamente riferita alle tre consacrazioni della chiesa nel 1500 1558 1742. Al primo ampliamento tardoquattrocentesco della pieve, già menzionata nel XIII secolo , segue un ulteriore cantiere diretto dal comacino Alessio da Frisone verso la metà del secolo successivo e due secoli più tardi una nuova fase di rinnovamento della fabbrica, promossa dall’allora sacerdote don Pietro Antonio Guardi , zio dei celebri pittori di cui la chiesa conserva alcune tele.
Completano la panoramica della chiesa l'altare maggiore con la bella Madonna gotica in legno intagliato e dorato, la lapide tombale dei Thun, del 1549, a forma di edicola monumentale, con la figura di Dio Padre che sovrasta il grande stemma di famiglia Thun , tomba eseguita nelle botteghe d'arte di Trento e il monumento funebre dedicato a Raimondina, moglie di Matteo Thun, e al padre Leopoldo.
Visibile un'urna fatta costruire dal conte sacerdote Giuseppe Mattia Thun dove è custodita una reliquia di Sant’ Uberto, patrono dei cacciatori, reliquia riconosciuta dalla Chiesa con Bolla Papale, ottenuta con speciale privilegio dal Papa Innocenzo XI.
I GUARDI IN VALLE DI NON
Il percorso come pittore figurinista del grande artista veneziano Francesco Guardi (1712 -1793) meglio noto per le sue vedute di paesaggio e i capricci, trova il suo esordio proprio in una delle tre lunette, quella con la visione di San Francesco, eseguite con il fratello Gianantonio intorno al 1738 per la parrocchiale di Vigo d' Anaunia, sede del comune di Ton.
La chiesa ampliata nel 1732 conserva altre tele dei Guardi: una sull'altare laterale sinistro e quattroin sacrestia, un nucleo di dipinti che fanno della piccola pieve di Vigo di Ton uno dei più importanti monumenti artistici del Trentino.